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(Vanno lontano)
IV Episodio: L'Episodio dell'Interludio Isterico
La Passante
L'Ignoto è l'Infinito: è un diamante nerochiuso e severo nell'impenetrabilità:
è un'assoluta ed enorme carità
pel bisogno di credere.
Ed essere guardata e ricondottapei cammini vietati
e passare sui prati dell'erbe sotterranee,
e chinare la testa nelle grottedella profonda notte senza luna,
e non aver nessuna, nessuna pauraperché l'anima nostra s'infutura
nel gesto volontario che squarcia il saputoper giungere al mistero...
È il diamante nero, chiuso e severo,
sono dell'occhi immobili, fascinatori,
un sorriso di luce ed un sogghigno d'ombra...
E trovare colui che mi conduce,...
guida irreale, padre spirituale
nel profondo, là giù, alla fine, o sopra alle nuvole...
respirando al sublime trionfo conquistato,
sopra al sangue versato sulla virtù morente,
attiva e paziente, schiava e padrona,
respirando il profumo della Morte e della Vita
ritte in faccia alle portedell'Infinito...
Oh tramonto squisito e pauroso:
oh nascer radioso, infinitamente crudele,
crudele e cattivo perché ciascun motivoha la partecipazione del delitto e dell'amore,
come un fiore che odora e che avvelena.
Infinito, Ideale:
questo non si può esprimere, Dio,
cui non raggiungon l'ale temprate alla speranza,
che è intenso e vibrante come un vizio,
lucido come un'umiliazione.
Ed avere paura ad apprestarsia goder del timore come di una sacra voluttà. -
Oh il mio cuore si tormenta e si nutrisced'idee e fiorisce nel mistero, cuore pallido,
pallida bambina, pallido sentimento,
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