e la profonda tristezza di tutte queste cose!
Non senti un sospiro tra le piante?
II Verbo è morto al cuore ed alla intelligenza,
alcune cose appajon luminosee ben chiare al cervello: altre nel bujo s'allontanano già.
Ho paura di morire ... Oltre? Delle note, dei fior', dei profumi,
una galea rossigna e un Satiro pilota sopra il ponteveleggian verso il monte
della disperazione. Tre croci sul calvario, la più alta nel mezzo.
Anima! io non ragiono più: del resto domani...
falceranno domani le rose colla ricurva lama della Morte
ed io coi fiori, io colle rose mozze. Daran sangue le rose? ...A dio.
Il Monologo alla Finestra
(Il Mortorio)
Il Poeta riguarda dalla finestra aperta. I gomiti appoggiati alla pietra del davanzale, delle mani sopporta il capo. - Meriggio di primavera: una bionda lietezza circola dal sole ai fiori: un non so che di molle e di malinconico. Fremono a quando a quando voci litanianti. E passa gente sotto alla finestra. Il Poeta osserva e pensa.
Passa una Processione.
I campi attingono un mesto riso di malinconia.
Vedeste errare sulle smorte labra nelle sere enigmatichequesto sorriso che par smorfia di pianto?
O la prolissa sciadella gondola ridere dall'acque? Labra l'increspature bianche dell'acque.
Li scapolari rossicingon la Confraternita ai colli. Sangue sembra che piova
dalle gole dell'uomini.
La Processione passa: i ceri non tralucono;
troppo risplende il sole. In questo caldo soleio mi domando perché si muoja.
Ed i ceri vacillan senza luce come talune Idee.
Una morta, una Vergine: in questi tempi i germogli dei fiori
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