Protestiamo in nome appunto del 'genio di nostra gente' da Machiavelli a Mazzini, dal Redi al Giusti, dal Galileo al Cattaneo.
A. Ghisleri"
Arcangelo Ghisleri aveva messo il dito sulla piaga senza pietà e vi insisteva, coll'unghia lacerando il guasto e togliendolo da buon chirurgo; ed a me non pareva vero di trovar motivo di parlar prima del tempo, ed anche adesso, perché la piaga continua, per quanto si sia ridotto l'emascolatore al di là delle Alpi. Inviai subito i miei periodi all'amico con questa premonizione.
Caro Ghisleri,
Ottimo il vostro articolo 'Istrionismo e pusillanimità'. Due vizii attuali indicati dal Caso D'Annunzio, e ch'io, se ve ne ricordate, ho già avvisato in sulle quinte colonne della Italia del Popolo, quando vi teneva rubrica letteraria.
Oggi, vi mando sull'argomento queste bozze del mio volume prossimo ad uscire: Il Verso libero; leggetele e fatele leggere, perché almeno, coloro che vogliono intendersene, sappiano che non a tutti i letterati d'Italia fa soperchio l'albagia di questo diminuito Ovidio pescarese, né s'impongono le rinomee sgolate dai moretti interessati del seguito.
Giova ai diurnali considerati dalla pubblica platealità, ed a tutti i ricalcatori della Arcadia, prestarsi ai motivetti della sua retorica; ma se ne sdegna la virilità dell'animo nostro, dentro cui non sviene l'intermittenza erotica, né farnetica la metafora spumante. Quando una Nazione è presa dal miele delli aggettivi troppo ricchi, è vicina a perdere il concetto reale e sicuro del sostantivo di carattere.
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