Ed egli fu precoce autore: (suol dire e distinguere: "De Amicis, Fogazzaro, Barrili, Rovetta ed altri non sono autori; cioè nulla aggiungono al patrimonio letterario italiano, ma semplici scrittori"). E subito il Demone lo richiese e se lo imprigionò. Egli non se ne pentirà mai: "(3)Tredici anni sono passati da allora, la mia esperienza è, più che matura, già marcia, e, non solo non sento rimorso alcuno di quel mio adolescente peccato, ma lo ristampo. - Resti dunque a dormire, nel suo sepolcro di versi, il consiglio del cisposo Orazio. - Per conto mio son ben contento di essermi alzato ai primi albori per cominciare questo viaggio, non breve, di una vita letteraria".
Bimbo, ama già il libro; precorre coll'imaginazione le pagine che va leggendo, le quali gli servono per altri più belli, personali e meravigliosi motivi. Ricama di tutta sua fattura sulli spunti di un verso, di una frase; compie a suo modo l'avventura già scritta. Tal quale il mimmo vede, nella Casetta di Gigio, un mondo scoprirsi a lui nel buio fantastico di sotto le coltri; al Dossi furono dati voli eccelsi per le nuvole e le stelle e gesta ipogee; donde la sua ebrietà di imagini, che sorprendono la brava gente astemia e sobria di entusiasmo: s'egli ha immerso, come il Silfo di Pope, le ali nell'arcobaleno, come Guymplaine risorge anche dalli inferni.
Il libro-passione, spesso, gli acquetò e gli spense la passione-amore. Carezza con mano innamorata le pagine, come il suo sguardo si posa, con ogni delicatezza, sopra il profilo delle bellezze desiderate ed ottenute.
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