No. Ne si creda ch'egli possa fornire un tipo alla presente gioventù - tutt'altro. Ma ha di particolare il nostro secolo, che, tra la disparata mediocrissima uniformità delle moltitudini, presenta qua e là dei tipi di esistenza originalissimi e che hanno, forse, in sè i germi confusi dell'epoche future" Sono delle anticipazioni.
Alberto Pisani, rappresentazione tragica del giovane italiano in un punto psicologico e critico di storia italiana, quando Italia, riuscita dalle prove della indipendenza, dissanguata ed anemica, ma denutrita e febricitante, desiderava di mangiare a sua fame, di riposare per riparare alle perdite, di pensar poco, di dormire, di ristorarsi alla pratica, interrotta dal meraviglioso poema agito del nostro risorgimento; l'Alberto Pisani che ode, ventenne, le ultime ed allegre cannonate di Porta Pia, che lasciano sussistere in Patria il dualismo e ricompongono, sull'ibrida monarchia, il trasformismo parlamentare; è anche l'ipostasi moderna del Werther, dell'Ortis, del Rolla e deriva il suo dolore dal dissidio, tra la cruda realtà che ci investe, ed i fulgidi ideali che fuggono. Che fa? Come può amare? Chi? Dove esercitare le sue virtù? Ed anche i suoi vizi? - Egli è adolescente; appetisce quanto sogna: il sogno è vero, ma non reale! Quindi?... Colla terzetta insidiosa, che si serbò in tasca dal giorno in cui prese possesso della Casa del Mago, scarica un colpo contro Donna Claudia Salis, rea di amare anche dopo morta non lui, geloso della morte che non annulla l'amore(20): "poi volge l'arme a sè. Ci ha un terribile istante in cui la paura aggroviglia le vene: ei serra gli occhi; ma il colpo.
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