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      .. - Nabucco imbestia: la cittā č in fregola; -... mentre rincasano dai teatri:(43) "dove, nel vano della porta di mezzo, avevano ammirato i due poliziotti agli stipiti, i propri sostegni del palchettone regio"; od avevano, altrove, salutato, nei venerabili consessi ufficiali, a presiedere "La Maestā sua di gesso (dico il busto del re modellato nel gesso, o perchč simbolo, questo, di un costituzionale sovrano, o perchč comodo assai, nč repentini passaggi di temperatura politica)".
      Sovversivismo? Erano trascorse le vigilie d'armi e di speranze, nelle quali l'entusiasmo fucinava e imaginava grandissima la patria e gloriosa; stagnavano le brume della sconfitta, l'onta di un dono, dalle mani dell'arbitro europeo, fosco, accigliato e fatale napoleonide. Pesavano alla Nazione la resa, non la violenta rivendicazione del Veneto, le Convenzioni di Settembre, il veto su Roma, guardata dalle milizie antiboine, mercenarie e francesi, accomandate dal bigottismo pauroso e dall'elegante fescennare gesuitico di una ex-maitresse-de-tripot, incoronata, per sapientissime lussurie imperatrice. E Giulio Uberti, sdegnoso, rifiutava l'anima sua al verso:
     
      Tu(44) vuoi ch'io scriva....
      Per questa Italia che sommersa in bragoNon troncheria il grugnito sonnolento
      Sotto un milion di schioppettate ad ago?
      Che ai suoi fornicator gridando viva,
      E gavazzando de' miei calci al vento,
      Me godrete impiccato? E vuoi ch'io scriva?"
     
      Impazienza rivoluzionaria? Erano le giornate della cronaca torbida; quando, tra le memorie, ancora torride delle vittorie garibaldine, susurravasi di amori venali del principe a turbare la calma del parco brianteo; quando, le azzurre-bianche Guide ed i verdi-scarlatti Usseri di Piacenza, caricavano, caracollando in cospetto dei marmi istoriati della Cattedrale e ne scendevano, braveggiando, la scalea; quando Regėa e Lobbia, ed i fatti de' guardiacaccia di Tombolo e di Stupinigi irritavano la folla; quando, i migliori cittadini, perchč repubblicani, venivano a conoscere la Santa Margherita del Torresani croato, non d'altro rei che di franche e libere parole.


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L'ora topica di Carlo Dossi
Saggio di critica integrale
di Gian Luigi Lucini
Editore Nicola & C Varese
1911 pagine 242

   





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