Pagina (91/242)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Si svolgono I Bigottoni; dove la satira non è per la religione, ma se la dividono coloro, che, suoi ministri e pinzocchere e praticanti e nonzoletti ortodossi esemplari, vanno giornalmente denigrando, colle loro azioni, ogni e qualunque fede, avvilendone i nomi sacri sulle labra, nomi di scongiuro formidabile, coi quali il sentimento e la passionalità s'ajutano a vivere alla meno peggio. Perchè, se il Dossi ammira ed invidia, alcune volte, il sincero fervore ascetico e mistico di razza - vi prego di non confondere misticismo, che è una sintesi razionalista, con ascetismo, che è una iperestesia di sensualità religiosa; - e può entusiasmare per i fervori e la poesia del delirio di Santa Teresa e dì Santa Caterina; odia e dirige l'accusa contro i bigotti - Tartufe, le laïque d'Eglise - che ripullulano assolutisti nelle loro convinzioni più del prete, che cedono e si ripiegano sopra tutti i punti, nella vita, nelle opere, nei bisogni fuorchè sul dogma di cui si sostituiscono gianizzeri e pretoriani. Egli scoperse che Tartufe non è l'ipocrita, ma è lui, categoria: scorse, sotto la sua maschera, preannunciando, un Longinotti legislatore, un Meda rappresentante di seminarii, un Cameroni deputato di varazzini salesiani: questi, i Tartufe sinceri; questi, i bigotti reali e maggiori nella comedia sociale; i Tartufe delle banche agricole, delle deputazioni provinciali bergamasche, dei cinematografi istruttivi e comodamente oscuri al palpeggiare; i politici amanti del Giolitti. Anche il Tartufe gentiluomo e gentildonna; Tartufe di cui l'innata fierezza, o l'atavica spilorceria, si trattengono compunte in sulla buja prescienza di un peccato, in sul timore del castigo; si che cattolici e nobili, o grassi borghesi nobilitati, il che fa lo stesso, stanno in una umiltà che non impedisce l'esercizio de' loro privilegi, per quanto recitino l'Officio pro defunctis e l'altro alla Vergine, rimanendo calmi, tirchi, in albagia, ultimi venuti raillés ai Savoja nel trapasso della monarchia verso il socialismo, - ultima tirannia - per poter ricondurre a Roma li Scioani del Brembo ad instaurarvi, compiacente Enrico Ferri, il Papa-Re, s'egli darà un bajocco di più all'ora alli operai evoluti ed organizzati da' parroci democristi e dalle Camere del Lavoro, dimentiche d'ogni patriottica italianità.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'ora topica di Carlo Dossi
Saggio di critica integrale
di Gian Luigi Lucini
Editore Nicola & C Varese
1911 pagine 242

   





I Bigottoni Dossi Santa Teresa Santa Caterina Eglise Tartufe Longinotti Meda Cameroni Tartufe Tartufe Giolitti Tartufe Tartufe Officio Vergine Savoja Roma Scioani Brembo Enrico Ferri Papa-Re Camere Lavoro