L'humorista conosce tutte queste varietà di esseri, ne cava la maschera rispettiva; ma per consolarsi meglio, per sentirsi più intima, guancia a guancia, seno a seno, nuda e tiepida la sua fondamentale onestà, si procaccia - e ne trova dovunque a schiere - dei modelli più brutti di lui, li mette in bacheca, li sciorina ed indica: "Ecco la Società!" Sono i Ritratti umani.
La serie incomincia dal Campionario, per quanto ultimo uscito in ordine cronologico; un'altra e più saporita zoologia. Il suo procedimento è classico, perchè si svolge per prosopopea come nelle satire oraziane, ma il modo di riferimento è modernissimo; vi rientrano la fisiologia e la psicologia sperimentale, il termine netto e schietto anatomico; qui, non si ha vergogna di nulla, nè meno della vergogna, che è un sintomo d'inferiorità ed una espressione di rimorso; non si ha rispetto di nessuno, nè meno della realtà, che è l'apparenza più ovvia e meno vera di vivere. Giù le maschere, uomini cittadini veramente serii ed importanti; o, meglio: "Qui le vostre maschere; ne abbiamo preso il calco di lontano, per miracolo di plastica telepatica, come i maghi moderni di nostra conoscenza. È inutile che vi nascondiate: il nostro obbiettivo, che lavora coi raggi x penetra oltre ogni schermo, cartone, legno, muro, impudente impostura, maestra nel costruire facciate impermeabili, opache, refrattarie ed incombustibili. Noi vediamo il flusso ed il riflusso del vostro sangue, la sistole e la diastole, i moti peristaltici, il giuoco delle articolazioni lubrificato dalle sinovie e tutto il mecanismo del vostro corpo, come dietro un cristallo limpidissimo: così, il vostro pensiero, prodotto dalla batteria elettrica dei gangli e dei nervi; il pensiero che è poi la vostra malvagità. Dipinti, sopra le lastre di vetro della lanterna magica, le lenti, la luce ed il riflettore vi rifrangono all'ingrosso ed al minuto, sopra il bianco e vasto diaframma delle projezioni".
| |
Società Ritratti Campionario
|