Si? Cinque lire d'amore costa. Costei della sfacciata fornicazione è la più pura, perchè la più sincera: s'ella proclama le sue doti, sfoggia un inno maraviglioso alla Pandemia, al suo valore sociale di valvola di sicurezza per la pudicizia borghese, al suo merito profilattico ed igienico contro i pericoli e le degenerazioni dell'onanismo, alla sua divina compassione che nulla e nessuno rifiuta: e la lirica inchina alla prosa dossiana le più alte vette musicali, la satira si fa poema battuto nel'oro.
Perciò la natura trionfa: il Magoboja operatore della Palingenesi, fabrica la femina integrale; sorge Venere, "Un biondissimo(95) fumo dalla fragranza di muschio vela la tremolante figura e si direbbe una chioma che già s'innanelli a larghe onde, e, fra l'aureola di essa e del fumo, va la figura accentuandosi a femminili curve e turgenze. Una bollicina di azzurro (vitriolum coeruleum) le scoppia nel mezzo, ed ecco a fremerle a pelle il reticolato venoso; una striscia di minio (cinnabaris mercurialis) vi guizza, ed ecco guance soffuse di pudico rossore, con una bocca che è un bacio; due faville vi scattano, ed ecco due occhi lucidi di desiderio e di lagrime che infensamente mi fissano". Non altrimenti vivono, sotto il bulino di Rops, le sue donne - simboli, per quanto si sformino in piedi caprini, in zampe unghiate, Sirene dell'asfalto parigino: "nuda sino alle coscie(96), erge una testa laida e pure simpatica; sorride la provocazione, con grazia ebra e stanca; bestemia parole grasse di suburra, mentre di un gesto crapuloso, in un colpo di gomito, si fruga nell'edificio della capigliatura.
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