E già che ci siamo, oh si, pornografia il nostro reggimento politico, in cui nulla è spontaneo, sincero, serenamente responsabile, in cui tutto è un affare, una burla insidiosa ed assurda, un commento pagato, un volo lucrato. Onde, se un giudeo di grandi numeri e di vertiginosa eloquenza, ipostasi non corretta di un montanaro allobrogo e cinico, interposto Luzzatti al potere dittatoriale di un Giolitti; se il filosofo-economista-scrittore di sulla religione sulla tolleranza, sui diritti dell'anima e della pancia, in bilancia tra il Ferri, avidissimo guascone di prerogative ministerali, ed il salesiano astuto bracconiere di coscienze e dilettante di gaudi deretani; se il Primo Ministro di quest'ultimo regno ingiurioso al buon senso ed alla virtù (ahimè, virtù!...) italiana, spaccia circolari per difendere la morale pubblica dai libri, dalle stampe, dalle cartoline, dalle scatole di zolfanelli, dalle maglie color carne, dalli inviti pandemii, dalle occhiate che offrono, dai pis-pis coi quali anche la povera prostituta si sfama, se, in quest'ora grigia dentro cui l'episcopato trionfa in Parlamento, la scuola è mancipia dei frati e delle monache, le banche passano allo sconto dietro l'attestazione del biglietto di pasqua, si vien parlando di morale, di ritorno ai sacri affetti della famiglia, d'instaurazione etica, di conservazione della innocenza, di diritti sacrosanti alla pura ignoranza delle vergini; oh, si, sono assolutamente convinto che tutto è pornografia tranne le aperte imagini, le belle pagine, le sincere rappresentazioni che danno l'uomo nudo ne' suoi atti d'amore; tranne l'eterno, purissimo, vittorioso nostro paganesimo che insorge contro i Cristi e le Madonne rachitiche, colle sue bellezze, vituperando in quelli venti secoli barbari e tenebrosi di teocrazia, di dispotismo, di ferocia cristiana, attestando la sua perenne divinità umana già mai oscena, se l'arte colga in ogni positura, e, commossa, rappresenti carne e spirito nell'odio, nel piacere, nel delirio insindacabile dell'amore, compartecipato gratuitamente, proferto ed accolto.
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