Forestina nata da Gualdo, e sopravissuta nella nascita, alla Nera, che moriva nell'esporla; Forestina riallaccia la cretura alla natura, il finito all'infinito, ridona esistenza al sentimento, alla fede, determina la religione naturale, difesa preziosa per le anime sensibili e passionate. - Nelle pure viscere della verginità impubere, il bisogno di confidarsi fa scoprire a Forestina la prima preghiera alla divinità. Carlo Dossi trova, per le sue labra commosse, una nuovissima Ave Maria panteista; la preghiera scorre soave e maestosa, battuta sopra, un endecasillabo scolto di foscoliana venustà, nascosto nella piana tipografia di una prosa, che male inganna li orecchi esercitati al verso:
O Madre, o Madre, dalle tue profondeviscere, alziamo lamentosi il canto.
Tu, spento sole, con feconda morteanima e forma a noi susciti e cibi.
E noi, tuoi vermi.........."
Così io leggo e declamo il cantico classico e razionalista: altri scanda, se può, diversamenteMa, nelle pure viscere della verginità pubere, scocca l'amore scintille ed accende. Ed è Mario reietto; colui, che, dopo le vicende d'odio e d'angoscia, dopo il sangue versato, dopo il rinnovarsi del mito di Elena, senza rovina d'Ilio e della favola dei Promessi Sposi, senza l'intervento del Cardinal Federigo e di Fra Cristoforo, ritorna alli uomini, dai boschi e dalle selve. Consacransi li sponsali tra la cannonata benaugurosa della nave, che arreca, dalla madre patria, l'assunzione de' deportati a cittadini, affermandoli redenti e utili.
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