vorticano, così, nell'orbite stellariin armonia le Sfere e si compensano.
Fede nuova ridesta d'esultanza;
credi e confessa divinità la Vita.
Ama sempre ed ancora,
approssima il futuro coll'amore:
questo è il grande lavoroche incalza la speranza a concretarsi.
Sofri; sofrirè è bello con nobiltà serena:
in te si affisa, nel tuo dolore,
tutto il dolore del mondo;
se tu gridi di angoscia ciascuno risponde,
ciascuno è ferito,
il tuo pianto singhiozza e si confondecolla pena di ognuno.
Tutto consente e ti protendeplurime grazie di compassione(156)".
Dio torna a sorridere dai millenni, dimenticatosi della crudeltà, nel cuore dell'Uomo; s'Egli Lo venera adora logicamente Sè-Stesso nella sua creativa potestà.
L'Iddio filosofico sorride anche a Carlo Dossi; gli apre il regno dei cielì; gli appare, globo d'oro e di fuoco: quello che sembrava assente della sua letteratura avvisò che sempre l'aveva protetta e stava per istaurarne l'autore nuovo poeta di teogonia per l'Inno al Dio venturo. - Nel concetto rientra la reversibilità dogmatica, come si presentano le limitazioni ataviche e naturali testè scoperte dalla scienza. E chi assistè le prove di laboratorio di Paolo Gorini, il quale fu demiurgo di mondi nella pentola officinale e probatoria della chimica; quegli non dimette l'idea della Divinità, Energia del Mondo. Perchè Carlo Dossi è un moralista: già disse Ugo Lazzarini, nella sua Etica razionale: "Non v'ha morale senza Dio"; e si può soggiungere: "Non vi ha artista ateo, nel senso della negazione, perchè dovrebbe annullare sè stesso creatore per eccellenza".
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