Nella stanza da letto - e da pranzo - la tappezzeria par tela ed è carta; alcuni dipinti paesaggi sulle pareti - un vaso d'erbasavia sul tavolo - un casco di fanteria in un canto - radi i libri i quali ci avvertono che chi li legge non ha oltrepassato il liceo (benchè non sia detto con ciò che l'Università abbia per privilegio la creazione del genio) e un letto di una persona e mezza, con la sua brava Madonna a capezzale e i suoi lini, piuttosto grossi, ma di bucato. Nè fatevi in là, mie ragazze. È letto riconosciuto dallo Stato Civile. - E, sulla porta di abete, ma che a forza di gomito è diventata quale acero, sta un biglietto di visita in cartoncino bristol, con scritto su da mano femminea il simpaticissimo nome di Edmondo De Amicis". Il quale, breve arte, ma grande cuore, ne lo ringrazia: "Affretto(165) coi voti un occasione qualsiasi che mi sia concesso di mostrarti quanto ti sia verace ed amoroso amico, e di contraccambiarti, anche inadeguatamente, qualcuna delle tante gentilezze che mi hai usate. Se questa occasione tu vorrai fornirmela, anche di ciò ti sarò grato". Ma Carlo Dossi non gliela porse mai, tuttora postumo creditore e debitore di lui. Carlo Dossi è letterato eroico e stoico nel senso della schietta integrità del suo pensiero, della deliberata e profonda sincerità del suo stile: egli non ha sottintesi e tornaconti che non siano d'arte. Alcuni giudizii, che volle esporre sopra li autori contemporanei, pur unilaterali, rispondono ad una certa ed esemplare responsabilità, dote aurea di carattere, in questi tempi di sommessa e vagellante preoccupazione del non offendere per rivalersene.
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