Pagina (33/354)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Pure l'episodio della pallida Maria e la sua morte, nel sogno di un amore, profumano di assai miti e lagrimose viole alcune pagine. Qui alquanto declamatorio, ma delicato, lo stile ci fa riposare della fatica e della noia di un umorismo che sollecita a fior di pelle, ma non incidendo caratteri, scivolando, freccia spuntata del lungo uso e maldestra.
      L'autore mi appare quindi molto inesperto ed assai giovane: e per quanto egli abbia voluto fare da sé la sua Gente(6) ha tutti i difetti della scuola, ora assai piú evidenti, da che questa non tiene il suffragio dell'interesse e della attualità.
      Noi sappiamo da quindici anni quanto ci ha voluto dire, né ce lo racconta in modo da farcelo ascoltare senza impazienza, benevolmente.
      [In «L'Italia del Popolo», a. X, n. 123, 30 aprile-1 maggio 1901.]RICORDI VENEZIANI
      Venezia nella letteratura. Per chi vada a Venezia. Monelli veneziani.
      Alla ripiena biblioteca di volumi che parlano si interessano, commentano, magnificano e cantano Venezia, gioiello orientale scintillante sulle sponde dell'Adriatico, si aggiungono ora i Ricordi veneziani di Mario Pratesi, che egli rinnova, corregge ed aumenta dal suo denso libro Di Paese in Paese.
      Goethe, Byron, Gautier, Taine e i Goncourt che precedettero e seguirono il nostro concittadino Stendhal milanese nell'amore d'Italia e di Venezia, ci hanno dato la vita veneziana, l'incanto del chiaro di luna sui canali, il riscintillare di gemme speciali e lucentissime dei mosaici di S. Marco, la pompa dei palazzi specchiati dalle acque.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





Maria Gente Italia Popolo Venezia Venezia Adriatico Ricordi Mario Pratesi Di Paese Paese Byron Gautier Taine Goncourt Stendhal Italia Venezia S. Marco