Dottissimo e paziente studio di antropologia svolge nelle sue pagine le tare del genio; segue alle ricerche dello scienziato, di fama ormai europea, instauratore di una disciplina nuova e vanto italiano, alli altri volumi: Genio e degenerazione ed Uomo di genio. Per quanto li anni si susseguino, per quanto li avversari lo abbiano combattuto, il Lombroso non piegò della sua dottrina. Ora, vinto in parte il misoneismo, acquietate le meraviglie e le ire delle prime battaglie, prosegue col suffragio dei dotti, colla clientela di chi si interessa, colla scuola dei suoi discepoli, l'Antonini, il Roncoroni, il Patrizi, il Leggiardi-Laura, il Baring tra gli stranieri ed il Max Nordau.
Antropologia; io vi confesserò che me ne intendo poco; da quando lasciai le panche universitarie e le visite dolorose ai manicomi, nei quali mi si spiegavano i fenomeni morbosi della psiche; da allora vagai per altri studi, se meno utili, piú dilettevoli; ma Antropologia mi indica studio di tutto l'uomo.
Ahimè! qui la scienza si è ristretta ed indica solamente studio della psiche squilibrata, che è parte dell'uomo.
Le massime che il Lombroso ha delucidato e che formano la sua tesi, portate al contatto delli studii sopra la mentalità dei geniali gli hanno confermato queste esperienze. Ricercando nella vita dei geni, nella forma complicata della loro coscienza, ritrovò, in sintesi, la tara della degenerazione.
È la degenerazione causa principalissima, fermento, fulcro ad una mente volgare per lo sviluppo della genialità. Donde, dalla degenerazione, l'epilessia od atavica o personale, la doppia personalità; la impulsività, la mancanza di affetti e di senso morale; la frequente nevrosi, le cefalee, le vertigini, la forma propulsiva del vagabondaggio, l'ottusità sensoria e quelli speciali caratteri grafologici propri delle forme inferiori, innestate sulla superficialità psichica del genio.
| |
Genio Uomo Lombroso Antonini Roncoroni Patrizi Leggiardi-Laura Baring Max Nordau Antropologia Lombroso
|