Pagina (58/354)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Tal sia e rimanga, fiamma lucidissima dei successivi Prometei, pungolo, sferza sulle spalle troppo curve e troppo servili dei contemporanei, l'eccessiva ragione umana che incalza e suscita altre vite dalla materia amorfa, che rapisce altre forze dal tumulto compresso e regolato delle energie naturali.
      Se genio è, comunque, una morfosi di pazzia, è il medico alienista colui che lo seguirà d'appresso.
      Cristoforo Colombo è paranoico; estrae i materiali delle scoperte dal delirio, dall'ambiente, se ne acutizza l'ingegno; sopprime il misoneismo, vaticina coll'ispirazione paranoica il suo viaggio. La sua grafologia lo indica chiaro. Lo scienziato sostituisce, alla fede ed alla divinazione, l'auto-suggestione per la quale il Colombo, strumento della sua malattia, si mette a buscar el levante para el ponente, incontrandosi coll'isole americane.
      Manzoni è epilettoide e patisce di follia circolare, quando, come ciascuno mortale, si lagna delle vicende della vita e si scoraggia nei casi nefasti che gli occorrono. Affermano la sua malattia le forme aforismatiche del suo discorso, la balbuzie iniziale, la agorafobia e la claustrofobia insieme, l'eredità morbosa, la paura e la descrizione delle paure ne' suoi Promessi Sposi, la precocità, l'alulia e la reazione cattolica della seconda metà della sua vita contro il voltairianismo della sua gioventú.
      Swedenborg è un veggente rimbambito, dopo d'essere stato un ingegnere ed un naturalista di genio; Cardano inframmette, alle sue scoperte fisiche, la teurgia e la fole della alchimia; Pascal è un ereditario lipemaniaco; Guerrazzi è lipemaniaco ed epilettoide; l'inneffabile Verlaine un degenerato, a cranio idrocefalo, un uranista, un vagabondo ed un criminale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





Prometei Colombo Colombo Promessi Sposi Cardano Pascal Guerrazzi Verlaine