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      Il Signorini lamentava:
      Perché ti sbatti in cosí gran tremore,
      Misero cuor, che hai?
      Passa la gloria, o mio povero cuore,
      Passa la gloria e non ti guarda mai:
      Giosuè Carducci incideva, in una lapide commemorativa a lui, nella chiesina di San Salvatore di Lugo:
      «Or proprio che il mondo incominciava a rendergli giustizia!».
      In tal modo si ricacciano le tenebre della obblivione colla lucida fiaccola dell'ammirare e lo si risuscita; ed anche lo Zanichelli, sollecitato da egregie ed illustri persone, fin qui mute ed in altro affaccendate, promette una edizione completa delle opere di lui, raccolte ed ordinate, precedute da uno studio del Donati sull'uomo e sull'artista desiderato.
      Il pubblico si interessa d'arte e di poeti? Noi abbiamo delle curiose pretenzioni, noi altri assorti, per amore d'estetica, oltre le praticità del pane cotidiano. Ma è bene non perderle e credere che Romagna, li amici e chi va intorno battendosi sul cuore e dice ad ogni primo occorso, poesia, bellezza, rispondano, comprendano e non dimentichino piú.
      II.
      Mentre mi era ignoto un contemporaneo, ed aspettava la buona parola a farmelo conoscere ed apprezzare; l'ottimo nostro Damiani, evocatore di Nonno alessandrino, non mi portava ragioni e conoscenze nuove.
      Anch'io frugai per l'opera dell'ultimo poeta pagano(25) e parecchio mi vi compiacqui; anch'io di preferenza ho indugiato e tutt'ora indugio nell'orto e nel giardino curioso, strano, artificiale e quasi impensato per il fittizio e per lo sforzo dell'ultima letteratura greca che rutilò, prima di scomparire, magicamente, in Alessandria.


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Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





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