Or ora ho sfogliato il Cor Sincerum: e, della sincerità millantata in sulla copertina, ho trovato dentro la utilità del piaggiatore: il Panzacchi lo produce e gli è ministro, in isquisita veste, il Treves.
Cor Sincerum, versi, versi; tutta la gamma della metrica italiana; gamma danzante negli ottonari, gamma fluida negli sdruccioli, gamma saltellante nei settenarii, gamma piana dell'endecasillabo. Il pensiero del Panzacchi si sdraia volontieri nel letto piccolo e forzato di questa prosodia; il suo piccolo pensiero riempie egregiamente questo piccolo verso. Vi troverete la solita abilità, per cui ostenta un grande lavoro colla minore fatica; e tutto giova ai superficiali, perché è sommamente superficiale. Mio dio, trent'anni sono, quando la Scuola, cosidetta Bolognese, usciva pei tipi Zanichelli, sembrava una grande audacia ed al seguito del Carducci venivano lo Stecchetti ed il Panzacchi; l'ultimo non troppo ligio, né troppo deferente al maestro, ma assai esperto a sfuggire, vagellando, alle asperità dell'esistenza. Egli, compiacente il Sommaruga, componeva alcune novelle (Infedeltà) e ne faceva pompa come di capolavori; egli, compiacente la critica, sfoggiò i suoi versi, Nuove liriche ed il resto. Figlio d'autentici contadini (deve essere una sua frase) ascese a Montecitorio per sedere al Centro destro (ahi! il ventre della Costituente francese) soddisfatto e pingue di parecchie e rimuneratrici sinecure.
Cosí, altalenando tra i legislatori, apparendo il meno possibile alle obbligate lezioni del suo ministerio, passando qualche ora alla pinacoteca di Bologna, dove conserva le tele, trova modo di effondere il suo cuor sincero, nel Cor Sincerum.
| |
Cor Sincerum Panzacchi Treves Sincerum Panzacchi Scuola Bolognese Zanichelli Carducci Stecchetti Panzacchi Sommaruga Infedeltà Nuove Montecitorio Centro Costituente Bologna Cor Sincerum
|