Pagina (203/354)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Gli uomini Rossi compendiano la vita pubblica della Romagna moderna, nelle piccole città di provincia, in cui l'individuo vale a seconda che sia immatricolato in questo o in quel partito. Là, i parlamenti ridotti e verbosi delle sezioni: là, i sinedrii inappellabili dei caffeucci e delle farmacie, le ciance private che acquistano valore di polemiche pubbliche; là gli antagonismi tra i commercianti di opposto colore politico e la marmaglia dei bimbi a gridare, nelle estemporanee dimostrazioni, il viva o l'abbasso a seconda dell'aura che passa e che febbricita la folla. E nessuna opportunità di logica educazione sociale, se le parti si scagliano l'una contro l'altra colla violenza colla lordura parolaja, non raramente coll'arme; poca preparazione alla lotta serena e civile di idee contro idee, nel fermentare nell'estuare eccessivo dei temperamenti impulsivi e ricchissimi d'energia morale; dote questa grandissima di vitalità in una razza che conserva ed accresce i proprii ideali, se venisse colla virtú prudente della riflessione e della pratica spesa meglio e governata da un piú sicuro concetto del proprio valore.
      E sorge la terra rossigna, ghiajosa e fertile, nelle opulenze vegetali per le messi pingui pei vigneti arrubinati, per le selve oscure, profonde, fresche scheggie e millenarie per le memorie degli evi trascorsi nelle libertà, comunali, attestate dalla torre e dal campanile, dalla rocca e dal pozzo; dalla fierezza, che tempera, negli occhi delle giovanette, l'invito all'amore ed alla giocondità.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





Rossi Romagna