Pagina (236/354)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Missione ardita, cammino pericoloso; le intenzioni di chi l'ha prodotta saranno deluse, commentate, comprese, negate, semplicemente? Ed il libro si cerca lettori, infiamma al suo contatto, al suo paragone altre esistenze; è un lievito turbante; è generoso di gioie e di dolori; spaventa, eccita altre opere nuove; vive, in somma, e conforta a vivere; magnifica la vita anche se protegga ed amministri un nihilismo: contrariamente, farà spasimare i pessimisti verso l'illusione delle felicità. «Per l'autore(36) la migliore ventura sarà, quando, vecchio, potrà dire che tutto quanto era in lui di idea e di sentimenti creatori, chiaro, forte, edificante, resiste ancora nella sua opera; e, che s'egli sarà cenere grigia, il fuoco del libro, conservato dentro le pagine bianche e nere, crepiterà perenne, propagato in ogni luogo. - Ora, considerando che ciascuna azione dell'uomo, non solamente il libro, è in qualche maniera la causa d'altre azioni, d'altre decisioni, d'altri pensieri e che tutto quanto si opera, si riannoda indissolubilmente a ciò che si potrà fare, è facile comprendere, come l'immortalità stia nel movimento. Quanto, una volta, è posto in moto, si ricompone nella catena totale dell'essere completo, del tutto: cosí un insetto, nell'ambra, si fossilizza imprigionato, ma eterno».
      Il libro si vendica sopra l'abitualità di sensazioni pigre, oggi, per noi, inefficaci: forse, consacra ancora un silenzio intorno a noi, un deserto intorno alle nostre opere, per cui si valgono i consuetudinari per deriderci meglio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354