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      Gli servono bell'aspetto ed eleganza, corrispondenza animata e calorosa con quanto declama, intima soddisfazione di ben dire e di compiacere, colle suggestive interpretazioni delle rime ricche e dei ritmi astrusi che la sua voce va regalando alle platee.
      Attualmente, è l'editore, il proprietario ed il direttore di «Poesia», fascicolo mensile internazionale, dove concorrono tutte le prosodie e tutte le lingue a salutarsi, cantando l'umanità, li eroi, li iddii, la Patria, il mondo. Questo giovane ricco, cui il censo potrebbe concedere lusso di cavalli, di automobili, di facili e costosi passatempi, di svaghi oziosi ed inconcludenti, ha compiuto la buona azione d'uscir fuori dalla consuetudine della grossa borghesia, di venire tra noi tra li artisti ed i sovversivi, senza astrusa intenzione di futuro ricatto morale, di dedicare buona parte del suo tempo e delle sue rendite nel lusso di quella rivista. Egli ha voluto, che, nella città piú industriale e piú pratica d'Italia, la frivola mondanità ed il gretto egoismo manifatturiere lasciassero posto e varco anche alla poesia: opera bella e buona, dove l'amore per l'arte è senza ricompensa e la sua ammirazione pei colleghi senza invidia: dove non è capriccio di stanco plutocrata che si sia volto come ad uno sport in voga o ad una cortigiana celebre e contesa, per riempire il giorno inerte, ma passione intensa per la quale vive.
      La Conquête des Étoiles fu il suo primo poema. Epico di rivolte e di tempeste, di bufere e di tragedie marine e celesti; l'onde armate ed impennacchiate di spume vanno all'assalto del firmamento.


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Scritti critici
di Gian Luigi Lucini
pagine 354

   





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