Vicenza 29, 11, 97.
Egregio signore, ed amico,
La ringrazio della sua lettera onesta, cordiale e nobile.
Mi pare aver intuito, sin dal principio, che le cose dovevano stare com'Ella dice. Ella è della tempra degl'idealisti, e non di quella dei commercianti. Io non Le posso dare che un consiglio molto generico. Non cerchi di far valere nell'azienda le sue opinioni artistiche, si guardi dall'avventurarvi nuovi denari, nell'assumere nuovi obblighi; e quando avrà potuto venire al coperto del suo credito si ritiri. Un galantuomo, che ha denari molti e poca attitudine al commercio, se si mette in una società commerciale, corre pericoli quasi sicuri; anche se i suoi soci posseggono quella dose di onestà corrente che basta per non avere una cattiva riputazione. Adesso, non alludo ai soci suoi, che avranno un'onestà d'oro! parlo in genere. Le raccomando la registrazione del contratto, e La prego di credermi suoA. Fogazzaro.
Il consiglio veniva a rinfrancarmi nella presa determinazione: ancora una volta ringrazierò chi me lo porse: il quale provandomi aveva fatto l'utile suo.
Vicenza 10, 1, 98.
Egregio Avvocato,
La sua uscita dalla Casa editrice che ha i miei lavori mi duole assai dal punto di vista mio. Me ne compiaccio, invece, per Lei; e sono contento di sentire piú forte in me questa compiacenza buona che non il rammarico egoista. Sí, Ella ha fatto bene e La felicito. Grazie delle gentili profferte; grazie per l'accoglienza fatta al mio raccomandato. Stia sano e lieto. In settembre, sarà Ella nella sua villa sopra Menaggio?
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Fogazzaro Avvocato Casa Menaggio
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