I Marinaj altrettanto co' frutti di Mare. E qui Gabriele, non se ne contentava. Lui era il 'primo Signore' di Pescara e voleva essere trattato da 'primo'. Capite? Oh, era fatto cosí, lui! Da quella Casa di Dio, poi, usciva la processione gaudiosa di quasi tutto quello che di buono e di bello vi era entrato» - pp. 66-67 -. Doni, munificenze! Piú tardi, sarebbe stato mugnifico anche della roba altrui, specie se letteraria, e della sua, specie se manoscritta: il tenace colono italico Del Guzzo può ricordarsene.
5. Precocità, Messianismo: al primo caso ritorneremo, - c'è tempo -: si svolge dal plagio all'erotismo, in modo costante, dell'età di sett'anni a quella cui giungerà finché avrà fiato. Quanto al Messianismo, non era il biondo Gesú? A Pescara c'era una cantina, quella di Schiantelle «dove per grazia di Dio, non si era mai visto la grinta di un carabiniere; una cantina ch'era come andare a Benedizione» - p. 83 -. Là, una Zingarella raccontava anche delle fiabe; vi conveniva il Signorino: «E si sedeva vicino a Palmarosa: una adolescente bruna e fulgida, piena di capelli, piena di carni, piena di sangue, piena di desiderio precoce. L'aveva guasta un poco un 'Sargentiello' dell'esercito e... s'era fermato» - pp. 84-85 -. Proprio la Maddalena adatta a questo Cristino d'amore: ma chi si lasciava convertire? «Ora, la Palmarosa passava il braccio per la vita di Gabriele; lo appressava a sé tutto, sotto l'ascella forte. Gli fissava in faccia l'occhio nero, cupido, la bocca muta, tremula, ed affondava la mano, vellicando nella selva de' capelli crespi, cosí... Gabriele stava rovescio, colla testa emersa da l'onda musicale del piacere e sentiva, sentiva l'inconscia delizia del tatto feminile.
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