In quella terra sommersa, son pur annegati e vivi diversi personaggi indicativi, favolosi, quando non mitologici. Uno di questi te lo vedi
. . . . . . . . . . . . guizzare,
Un losco mostricciatto agile e gajo,
Ch'un di quei vermiciattoli ti pare
ato tra il fermentar d'un letamajo;
che finge, alla mercuriale educativa di un Partenopeo, prendere cappello.
Quando irruppe tra lor la Selenita
Che di maschio sortí muso e cervelloMa piú che femina è giú dalla vita,
col seguito.
Donde
. . . rivolta al bieco mostricciatto
(O sia drudo, o marito, o ver bertone:
. . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . .
Come, gli dice, e stai qui a fare il mattoOvveramentesia l'asin cordone?
E non pensi che in casa abbiam l'usciereChe sta per sequestrarci anche il sedere!
Ma come vi dico, è un delirio ed io ho torto. Se poi volete conoscere in lungo ed in largo quelle ottave, e ve le consiglio sotto molti riguardi anche di poesia, vanno dalla pagina 456 alla susseguente nella edizione di Poemi etc. di Mario Rapisardi edizione definitiva, Remo Sandron, volume unico.
Infine, alcuno ha voluto assomigliasse il mio Verso Libero al Libro del Don Chisciotte, ma l'errore è massimo. - Certo, lo Scarfoglio è assai destro e profondo maneggiatore di strumenti critici; ma, non avendo ideali, non sapendosi astrarre oltre la voluttà intesa nel senso piú lato e piú spregiudicato, insegnava dal Libro del Don Chisciotte a perseguitare il successo non il capolavoro. Per ciò il termine di paragone, su cui saggia l'opera, è il gusto del pubblico, cioè l'appetito della Magna Bestia.
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