Giacchè le parti sue l'ordin primieroMutano, onde poter debbono ancora
Per le membra dissolversi e perireFinalmente col corpo. E, se diranno
Che sempre in corpi umani anime umaneEntrino, io chiederògli ond'è che possa
Pazza di saggia divenir la mente?
Nè prudente già mai nessun fanciulloSi trovi, nè puledro adorno in guisa
Di virtù militar che possa in guerraFar prova di sè stesso al par d'ogni altro
Bravo destrier? se non perchè una certaEnergia della mente in un col corpo
Cresce eziandio del proprio seme e dellaPropria semenza, nè schifar si puote
Che ne' teneri corpi anco la menteTenerella non sia? Che se pur vero
Ciò credi, omai che tu confessi è d'uopoChe l'anima è mortal, mentre si cangia
Sì fattamente per le membra e perdeLa primiera sua vita e 'l proprio senso.
E come, in oltre, in compagnia del corpoDivenuta robusta al fior bramato
Giunger dell'età sua l'alma potrebbe,
Se del primiero origine consorteNon fosse? e come delle vecchie membra
Desidera d'uscir? forse paventaChiusa restar nel puzzolente corpo?
O che l'albergo suo già vacillantePer la soverchia età caggia e l'opprima?
Ma non può l'immortale esser disfatto.
In somma, assai ridicolo mi sembraIl dir che siano apparecchiate e pronte
Ne' venerei diletti e delle fereNe' parti l'alme, e che immortali essendo
Sian costrette a guardar membra mortaliMenti infinite e gareggiar fra loro
Qual prima o dopo insinuarsi deggia;
Se non se forse han pattuito insiemeChe quella che volando arriva prima
Anco prima s'insinui, e che di forzeL'una all'altra già mai lite non muova.
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