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      Esala in maggior copia, e fra sè stessaPiù sparsa in somma e più distratta è dentro.
      Onde il più delle volte in sogno appareO cosa a cui per obbligo s'attende
      O che gran tempo esercitossi innanziO che molto ci appaga. All'avvocato
      Sembra di litigare e pe' clientiCitar leggi e statuti: il capitano
      Co' nemici s'azzuffa, e sanguinoseBattaglie indice: i naviganti fanno
      Guerra co' venti e con le sirti: ed ioCerc'ognor di spïar gli alti segreti
      Di natura e spiati acconciamenteNella patria favella esporli in carte:
      Tal quasi sempre ogni altro studio ed arteSuol dormendo occupar gli animi umani.
      E, chiunque più giorni intento e fisoStette a mirar per ordine una festa,
      Veggiam che spesso, ancor che i sensi esterniLungi ne sian, pur negl'interni aperte
      Sono altre strade onde venirgl'in mentePossan gli stessi simolacri: e quindi
      Avvien che lungo tempo avanti agli occhiGli stanno in guisa, ch'eziandio vegliando
      Pargli veder chi balli e salti e movaLe pieghevoli membra acconciamente,
      E sentir delle cetre i dolci carmiE de' nervi loquaci il suon concorde,
      E mirare il medesimo consessoE di varie pitture e d'oro e d'ostro
      Splender la scena ed il teatro intorno.
      Tanto il voler, tanto lo studio importa,
      Ed a quali esercizi assuefattiNon pur gli uomini sian, ma tutti i bruti.
      Con ciò sia che sovente, ancor che dormaIl feroce destrier steso fra l'erbe,
      Quasi a nobil vittoria avido aspiri,
      Sbuffa, zappa, nitrisce, anela e sudaE per vincer pugnando opra ogni forza.
      E spesso immersi in placida quïeteCorrono i bracchi all'improvviso, e tutto


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Della natura delle cose
di Tito Lucrezio Caro
Casa Editrice Sonzogno Milano
1909 pagine 330