Creò le specie degli aerei augelli.
Ma, perchè qualche termine al suo partoPur al fin si dovea, steril divenne
Quasi per troppa età donna impotente.
Poichè del mondo stesso il tempo al fineVaria tutta l'essenza, e d'uno in altro
Stato il tutto si cangia, e nulla duraSimile a sè medesmo: il tutto altrove
Fuggesi, il tutto muta, il tutto volgeNatura. Con ciò sia ch'altro divenga
Putrido e per vecchiezza egro e languente,
Altri nasca all'incontro e forza acquisti.
Così dunque l'età varia del mondoL'essenza, e d'un la terra in altro stato
Si cangia: omai quel che poteo non possa,
E possa quel che non sofferse innanzi.
Vari in oltre crear mostri e portentiAllor tentò la terra in varie guise,
E di faccia ammirabili e di membra.
Delle mani e de' piè molti eran privi:
Molti ancor senza faccia e senza voltoCiechi affatto nascean; molti impediti
Di membra, che fra lor per tutto il corpoIntrigate e legate erano in guisa
Che nulla oprar potean, non rifuggirsiA luogo alcun, non le malvage cose
Schifar, non le giovevoli seguire,
Non usarle a' bisogni. Altri portentiProducea di tal sorte ed altri mostri:
In van, poichè natura il propagarsiVietolli; ond'arrivare al fior bramato
Non potean dell'età nè trovar ciboNè venerei diletti avere insieme.
Con ciò sia che concorrer molte coseDebbon negli animali, acciò sian atti
A servar propagando il proprio germe;
Primieramente i pascoli, le vieDopo onde i semi genitali uscire
Possan per tutto il corpo allor che sonoRilassate le membra; e, perchè al maschio
Si congiunga la femmina, ad entrambi
| |
|