Pagina (238/330)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dell'aureo sole e della luna il corso,
      Tosto dagli altri mali oppresso anch'egliQuel noioso pensier di mezzo al petto
      Il giŕ desto suo capo al cielo estolle;
      E qual forse gli dči potere immensoAbbiano occulto a noi ch'in varie guise
      Ruoti i candidi segni, egro sospira:
      Posciachč 'l dubbio cor dall'ignoranzaTentato cerca, e se principio avesse
      Il mondo e s'egualmente aver dee fine,
      E fin a quanto le sue mura e tantiMoti e sě vari a tollerar sien atte
      Con sě grave fatica, o pur se 'l tuttoPer opra degli dči vita immortale
      Goda e scorrendo per immenso spazioDi tempo disprezzar possa in eterno
      D'etŕ perpetua le robuste forze.
      In oltre: a cui non s'avvilisce il pettoPer timor degli dči, cui non vien meno
      L'animo, cui d'alto spavento oppresseNon s'agghiaccian le membra allor che d'ampia
      Torrida nube il folgor piomba e rapidiScorron per l'alto ciel murmuri orrendi?
      Or non treman le genti e 'l popol tutto?
      Non quasi un mortal gelo i re superbiSentonsi al cor, mentre de' numi eterni
      Temon l'ire nemiche, allor che giuntoCredon quel tempo in cui de' gran misfatti
      Pagar debbono il fio? Che se l'immensaForza d'euro e di noto in mar sonante
      Squassa e ruota su l'onde il sommo duceD'un'armata navale, e s'in quel punto
      L'urtan le schiere avverse e gli elefanti,
      Non chied'egli con voti a' sommi dčiPace? non con preghiere a' venti irati
      Pauroso e tremante aure seconde?
      In van: che nullameno ei pur soventeDa vďolento turbine assalito
      Spinto č di morte al guado. In cotal guisaCalca una certa vďolenza occulta
      Tutte l'umane cose, e prende a scherno


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della natura delle cose
di Tito Lucrezio Caro
Casa Editrice Sonzogno Milano
1909 pagine 330