Pagina (243/330)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Pria di nessili vesti il nudo corpoGli uomini si coprian che di tessuto
      Manto. Il manto tessuto è dopo il ferro:
      Chè solo il ferro a prepararne è buonoGli stromenti da tessere, e non pônno
      Farsi per altra via tanto puliteLe fusa, i subbi, i pettini, le spole,
      Le sbarre, i licci e le sonanti casse.
      Ma pria le lane a lavorar costrettoDa natura fu l'uom che il femminile
      Sesso; poichè nell'arti il viril germePreval molto alle donne, e di gran lunga
      È di lor più ingegnoso e diligente;
      E ciò, fin ch'i severi agricoltoriSe l'ascrisser a vizio e v'impiegaro
      Le femmine, e per sè volser più tostoSoffrir dure fatiche e in opre dure
      Durar le membra et incallir le mani.
      Fu poi delle semente e degl'innestiPrimo saggio et origine la stessa
      Creatrice del tutto alma natura;
      Con ciò sia che le bacche e le caducheGhiande sotto a' lor alberi nascendo
      Tempestivi porgean sciami di figli:
      Onde tratto eziandio fu l'inserireL'una pianta nell'altra e 'l sotterrare
      Nel suol pe' campi i giovani rampolli;
      Quindi tentâr del dolce campicelloAltre ed altre colture: e vider quindi
      Farsi ogn'or più domestici e più dolciI salvatichi frutti, accarezzando
      La terra e con piacevoli lusinghePiù e più coltivandola. E sforzaro
      Le selve e i boschi a ritirarsi a' montiCedendo i luoghi inferiori ai culti,
      Per aver poi ne' campi e su pe' colliE prati e laghi e rivi e grasse biade
      E dolci e liete vigne, e perchè lunghiTratti potesser di cerulei olivi
      Profusi ir distinguendo e per l'apricheCollinette e pe' campi e per le valli:
      Qual a punto vedersi anco al presente


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della natura delle cose
di Tito Lucrezio Caro
Casa Editrice Sonzogno Milano
1909 pagine 330