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      In oltre: quando i nuvoli da' ventiAnco son rarefatti o dissoluti
      Da' rai del sol, gronda la pioggia a stille,
      Quasi di molle cera una gran massaAl foco esposta si consumi e manchi.
      Ma furïosa allor cade la pioggia,
      Che le nubi ammassate a viva forzaRestan gagliardamente ad ambi i lati
      Compresse e dal furor d'irato vento.
      Durar poi lungo tempo in uno stessoLuogo soglion le piogge, allor che insieme
      D'acqua si son molti principii accoltiE ch'altre ad altre nubi ad altri nembi
      Altri nembi succedono e di sopraScorrongli e d'ogn'intorno, allor che tutta
      Fuma e 'l piovuto umor la terra esala.
      Quindi; se co' suoi raggi il sol risplendeFra l'opaca tempesta e tutta alluma
      Qualche rorida nube ad esso opposta,
      Di ben mille color vari dipintoTosto n'appar l'oscuro nembo e forma
      Il grand'arco celeste. Or, ciascun'altraCosa ch'in aria nasca in aria cresca
      E tutto ciò che nelle nubi accoltoSi crea, tutto dich'io la neve i venti
      E la grandine acerba e le gelateBrine, e del ghiaccio la gran forza e 'l grande
      Indurarsi dell'acqua e 'l fren che puoteArrestar d'ogn'intorno a' fiumi il corso;
      Tutte, ancor ch'io non le ti sponga, tutteTu per te non di meno agevolmente
      E trovar queste cose e col pensieroVeder potrai come formate e d'onde
      Prodotte sian, mentre ben sappia innanziQual natura convenga agli elementi.
      Or via, da qual cagion tremi agitataLa terra, intendi. E pria suppor t'è d'uopo
      Ch'ella, sì come è fuori, anco sia dentroPiena di venti e di spelonche, e molti
      Laghi e molte lagune in grembo porti,
      E balze e rupi alpestri e dirupati


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Della natura delle cose
di Tito Lucrezio Caro
Casa Editrice Sonzogno Milano
1909 pagine 330