Così fosse egli durato infinora; ma le scelleraggini e vizj de' posteri non lo permisero, perocchè, com'è uso de' moderni di rompere i decreti degli antichi, il ruppero e l'annullarono del tutto, e così ella, che gli arabi, gli assirj e i sabei aveva con le sue armi domati e vinti, fu dai loro zibetti e odori domata e vinta, e intanto che infino nei conviti usava questi, e infino nel bere e negli spettacoli. Giudicolli tristi la città di Sparta, quasi un'altra Roma de' greci, quando a questa peste dell'Asia vegnente, come ad armata schiera di nemici, con fieri e severi costumi ed editti si fece incontro; ma poco le valse, perciocchè in ultimo la molle e delicata squadra e degli odori e delle scelleratezze ingannò e corruppe le guardie, e passando nell'Europa, soggiogolla e vinsela. Che dirò io d'Annibale? Questo così fiero nemico del popolo romano, capitano tanto aspro, faticoso e duro, rimase vinto col suo prode e valentissimo esercito in sul mezzo delle guerre, tal ch'io mi credo, che ben mille volte maledisse e bestemmiò gli odori, onde molle e delicato egli e i suoi soldati a un tratto divennero. Ma che mi voglio più andare aggirando negli esempi, per i quali può apparir più chiaro che il Sole di meriggiana, che questi odori, zibetti e moscati sono cattivi anzi che buoni, e dagli effetti una cosa si dee giudicare e conoscere quale essa sia o buona o mala?
Quivi tacque il signor Pietro, aspettando d'udire ciò che all'incontro gli dicesse l'avversario, il quale, come se dal sonno si fosse desto e isvegliato allora allora, levossi e riparlò in tal maniera:
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