Pagina (73/114)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Parlerò io adunque più volentieri della spiacevolezza, della vergogna, e del danno doppio di quelle cotali, che per questa via e per questo mezzo procacciano di parere belle e colorite ai riguardanti, sendo tutte le simili a quelle maschere, che modanese s'addimandano, o a quei pomi (o vendetta di Dio chi te n'obblia?) che Gomorra produce e crea; la spiacevolezza adunque è anzi grande che no, e io dirò questo di me, che non mi viene mai veduta (che pure me ne viene veduta alcuna) alcuna di queste cotali donne, ch'io non le fugga con maggiore prestezza, e più volentieri assai, che se senza questo fattibello andassero, per le calli, e per le contrade vieppiù brutte, che non fu mai, come dice il Boccaccio, il saracino della piazza, o qual si voglia de' Baronci. Elleno fanno come coloro, quali, volendo schivare la cariddi, s'intoppano nella Scilla, e, come dice il proverbio, cascano dalla padella nella brace, quella donna imitando, la quale essendo stata da una sua vicina chiamata fuori di casa, avendo ella allora il capo raso e senza capelli, venne, e ragionando con la vicina s'avvide che non avea per una cuffia in testa che le la appiattasse. Il perchè la si coperse con la veste, ma in quella vece scoperse e mostrò quelle parti, che non pur senza vergogna. si nominano.
      - Ah, ah, gridarono qui quei gentiluomini, e il signor Ladislao passò oltra senza segno niuno di ridere, dicendo:
      - Egli avviene ben così, che (io non vo' dire come alcuni che dicono niuna donna esser savia) delle donne assai ha, le quali per mancanza di buono avvedimento s'attaccano al peggio, e fanno ridere la brigata con queste e simili loro operazioni in parte niuna lodevoli o buone.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il libro della bella donna
di Federico Luigini da Udine
L'Aristocratica Editrice Milano
1925 pagine 114

   





Dio Gomorra Boccaccio Baronci Scilla Ladislao