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      Chi ha un cotal vizio è stranamente macchiato, e io non credo mai che sia caro al Cielo, dove, acciocchè salga, isforzare si dee ognuno per mezzo delle virtuti. Soleva dire Domiziano imperadore, che chi non castigava gli accusatori, gli veniva ad infiammare, e a farneli più, e più accusatori. Ma vegniamo ad altro oggimai. Della religione sarebbe da dire, ma non mi piace, che se mi avesse piaciuto, là dal principio, ch'io incominciai a descrivere interiormente qual essere dee questa donna, n'avrei ragionato alquanto. E se mi dimandassero vostre signorie perchè qui me ne passo col piede, come si dice, asciutto, io risponderei loro quel che già mille e mille anni a coloro che'l dimandarono, perchè egli non avesse posto nelle sue leggi la pena ed il supplicio che n'avesse a patire un occiditore del padre, rispose Solone; cioè, non mi poter persuadere, che v'abbia donna alcuna empia e irreligiosa, com'egli non potè credere, che v'avessero di quelli, che osassero con estrema malvagità di torre quello al padre o alla madre che essi avessino da loro avuto con grandissima cortesia, la vita dico. Come adunque ella si debba intorno al bere e al mangiare con regola, e misura a lei convenevole instruire, io ne dirò dieci parole or ora. Egli si sa da ognuno che Noè, sendo fuori dell'Arca uscito (come ci insegnano le sacre lettere), si mise diligentemente ad arare la terra, e con le proprie mani a piantare le viti, dalle quali s'avesse a produrre e generare l'almo liquore, che addimandiamo vino, il quale poi generato è stato per tutto il mondo, come veggiamo, diffuso.


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Il libro della bella donna
di Federico Luigini da Udine
L'Aristocratica Editrice Milano
1925 pagine 114

   





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