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      La propinquità di un popolo così notevole cominciò ben per tempo a produrre un effetto sullo spirito pubblico dell'Inghilterra. Innanzi la conquista, i principi inglesi andavano a educarsi in Normandia. Mari e terre inglesi venivano conferite ai signori normanni. L'idioma normanno-francese parlavasi familiarmente nel palazzo di Westminster. La corte di Rouen pareva che fosse verso la corte di Eduardo il Confessore ciò che la corte di Versailles, lunghi anni dopo, era verso la corte di Carlo II.
      VII. La battaglia di Hastings, e le vicende che ne derivarono, non solo posero un duca di Normandia sul trono inglese, ma sottoposero tutta la popolazione dell'Inghilterra alla tirannide della razza normanna. Rade volte, e perfino in Asia, una nazione soggiogò un'altra nazione tanto pienamente, quanto la normanna fece dell'inglese. I capitani degli invasori divisero la contrada tuttaquanta, e se ne distribuirono le parti; e per mezzo di vigorose istituzioni militari, validamente connesse con la istituzione della proprietà, riuscirono ad opprimere i naturali del paese. Un codice penale crudele e crudelmente eseguito, tutelava i privilegi e perfino i diporti de' tiranni stranieri. Nonostante, la razza soggiogata, quantunque prostrata e calpesta, mandava fieramente il suo fremito. Parecchi uomini audaci, che poscia divennero eroi delle nostre vecchie ballate, rifugiaronsi fra le selve, ed ivi sfidando leggi di copri-fuoco e di foreste, conducevano una guerra predatoria contro gli oppressori.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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