Vero è che non vi era quasi nulla di comune tra la Inghilterra alla quale re Giovanni era stato cacciato da Filippo Augusto, e la Inghilterra dalla quale le armi di Eduardo III mossero a conquistare la Francia.
X. Seguì un periodo di cento e più anni, nel quale lo scopo precipuo degl'Inglesi fu quello di stabilire con la forza delle armi un grande impero sul continente. Il diritto di Eduardo al retaggio occupato dalla Casa di Valois era tale, da sembrare che dovesse poco muovere gl'interessi de' suoi sudditi. Ma lo amore delle conquiste di subito scese dal principe al popolo. Cotesta guerra differiva grandemente dalle guerre che i Plantageneti del secolo duodecimo avevano condotte contro i discendenti di Ugo Capeto: poichè la fortuna delle armi di Enrico II e di Riccardo I avrebbe resa la Inghilterra provincia della Francia; mentre lo effetto de' prosperi successi di Eduardo III e di Enrico V era quello di far della Francia, per alcun tempo, una provincia dell'Inghilterra. Lo spregio con che, nel secolo duodecimo, i conquistatori del continente avevano guardato gl'isolani, era adesso gettato dagli isolani su' popoli del continente. Ogni popolano, da Kent fino a Northumberland, reputavasi come individuo d'una razza nata alla vittoria e all'impero, e volgeva uno sguardo di scherno alla nazione innanzi alla quale i suoi antenati avevano tremato. Anche que' cavalieri di Guascogna e Guienna, i quali avevano valorosamente combattuto sotto il Principe Nero, venivano considerati dagl'Inglesi come uomini di classe inferiore, e quindi erano sprezzevolmente esclusi dai comandi lucrosi.
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