Che le istituzioni politiche dell'Inghilterra fossero fino da quell'epoca riguardate dagl'Inglesi con orgoglio ed affetto, e dagli uomini più culti delle vicine nazioni con ammirazione ed invidia, è cosa evidentissimamente provata. Ma nel giudicare l'indole di cosiffatte istituzioni, le numerose controversie sono state rapide e disoneste.
XIV. La letteratura storica d'Inghilterra, a dir vero, patì gli effetti di una circostanza, la quale ha contribuito non poco alla sua prosperità. Il grande mutamento che nella sua politica si è venuto operando negli ultimi sei secoli, è stato la conseguenza d'uno sviluppo progressivo; non mai del distruggere e del riedificare. La Costituzione presente del nostro paese è verso la Costituzione con la quale reggevasi cinquecento anni fa, ciò che l'albero è verso l'arbusto, ciò che l'uomo è verso il fanciullo. Le sue variazioni sono state grandi; nondimeno, non vi fu mai un momento in cui la parte principale di ciò che esisteva non fosse antica. Una politica formatasi in tal modo è forza che abbondi di anomalie. Ma per i danni che sorgono dalle semplici anomalie, abbiamo ampie compensazioni. Altri Stati possiedono Costituzioni scritte, belle di maggior simmetria; ma a nessuna altra società è finora venuto fatto di armonizzare la rivoluzione con la prescrizione, il progresso con la stabilità, l'energia della giovinezza con la maestà d'un'antichità immemorabile.
Non per tanto, cotesto gran bene ha seco parecchi inconvenienti; uno de' quali sta in questo, che le fonti delle nostre nozioni, in quanto alla nostra antica storia, sono state avvelenate dallo spirito di parte.
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