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      Finalmente, il figlio maggiore di un conte di Bedford, insignito, per grazia, del secondo titolo del proprio genitore, si offerse come candidato nella Camera de' Comuni, e il suo esempio venne seguito da altri. Sedenti in quella Camera, gli eredi de' grandi del regno naturalmente divennero gelosi dei suoi privilegii, al pari del più umile borghese che sedeva loro accanto. In tal modo la nostra democrazia fu, sino da' primi tempi della costituzione, la più aristocratica, e la nostra aristocrazia la più democratica del mondo: peculiarità caratteristica che si è mantenuta fino ai dì nostri, e che si è fatta cagione d'importantissime conseguenze morali e politiche.
      XXI. Il governo di Enrico VII, di suo figlio e de' suoi nipoti, fu, generalmente considerandolo, più arbitrario di quello de' Plantageneti. Fino a un certo segno, la ragione di siffatta differenza si potrebbe trovare nel carattere personale di que' principi; poichè gli uomini egualmente che le donne della casa de' Tudors furono coraggiosissimi e forti. Esercitarono il potere per lo spazio di centoventi anni, sempre con vigore, spesso con violenza, talvolta con crudeltà. Imitando la dinastia che li aveva preceduti, di quando in quando invasero i diritti degli individui, riscossero tasse sotto nome di prestiti e di donativi, dispensarono le pene inflitte dalle leggi; e quantunque non presumessero mai di promulgare di propria autorità nessun decreto permanente, secondo l'occasione si arrogarono il diritto, quando il Parlamento non era in sessione, di far fronte con editti temporanei a' temporanei bisogni.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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