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      Se si adunavano, adunavansi unicamente come oggidì si aduna la nostra Convocazione Ecclesiastica, voglio dire per osservanza di alcune forme venerande.
      XXIII. In Inghilterra gli eventi ebbero un corso ben differente. Innanzi la fine del secolo decimoquinto, i grandi stabilimenti militari erano indispensabili alla dignità, ed anche alla salvezza delle monarchie Francese e Spagnuola. Se alcuna di queste due potenze si fosse disarmata, sarebbe stata subito dopo costretta a sottomettersi alla dittatura dell'altra. Ma l'Inghilterra, protetta dal mare contro la invasione, e rade volte implicata in imprese guerresche sul continente, non aveva peranche il bisogno di mantenere truppe regolari. I secoli decimosesto e decimosettimo la trovarono ancora priva d'un esercito stanziale. Sul principio del decimosettimo, la scienza politica aveva fatti considerevoli progressi. Le sorti delle cortes spagnuole e degli stati generali di Francia avevano dato un solenne ammonimento ai parlamenti nostri, i quali, comprendendo appieno la natura e la gravità del pericolo, adottarono in tempo opportuno un sistema di tattica, che, dopo una lotta continuata per tre generazioni, finalmente ottenne compiuto successo. Quasi ogni scrittore che ha trattato di quella lotta, si è studiato di mostrare che il suo proprio partito era quello che sforzavasi di serbare inalterata l'antica costituzione. Una legge superiore ad ogni umano sindacato, aveva dichiarato che non vi sarebbero stati mai più governi di quella classe peculiare, che ne' secoli decimoquarto e decimoquinto erano stati comuni a tutta l'Europa.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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