Ma succedeva un mutamento. Il sapere gradualmente si venne spandendo fra' laici. In sul principio del secolo decimosesto, molti di loro in ogni studio intellettuale erano pari ai più illuminati dei loro pastori spirituali. D'allora in poi, quella dominazione che nelle età buie era stata, in onta ai molti abusi, una tutela legittima e salutare, divenne una ingiusta e malefica tirannia.
Dal tempo in cui i barbari rovesciarono lo impero d'occidente, fino al tempo del risorgimento delle lettere, la influenza della Chiesa di Roma era stata generalmente favorevole al sapere, allo incivilimento e al buon governo. Ma negli ultimi tre secoli, suo scopo precipuo era stato quello di impedire il muoversi della mente umana. Per tutta la Cristianità, qualunque progresso nello scibile, nella libertà, nella opulenza, nelle arti della vita, era seguito repugnante la Chiesa, ed in ogni dove è stato sempre in proporzione inversa del potere di quella. Le più leggiadre e fertili provincie d'Europa, sotto il suo giogo, sono cadute nella miseria, nella servitù politica, nel torpore intellettuale; mentre i paesi protestanti, la sterilità e barbarie dei quali un tempo passavano in proverbio, sono stati trasmutati dall'arte e dalla industria in giardini, e possono gloriarsi d'una lunga schiera di eroi, d'uomini di stato, di filosofi e di poeti. Chiunque, sapendo ciò che per natura sono la Italia e la Scozia, e ciò che erano quattro secoli fa, paragonasse la contrada che circonda Roma con quella che circonda Edimburgo, potrebbe formarsi qualche idea intorno alla tendenza della dominazione papale.
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