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      L'arcivescovo Grindal esitò lungo tempo ad accettare una mitra, a cagione del disgusto con che riguardava quella ch'egli chiamava burattinata della consecrazione. Il vescovo Parkhurst pregava fervidamente perchè la Chiesa d'Inghilterra si proponesse quella di Zurigo come assoluto modello di una comunità cristiana. Il vescovo Ponet opinava che il vocabolo vescovo fosse da lasciarsi ai papisti, e che gli alti ufficiali della Chiesa purificata si dovessero chiamare soprintendenti. Quantunque volte ci facciamo a considerare che nessuno di cotesti prelati apparteneva alla estrema sezione della parte protestante, non può dubitarsi che se l'opinione generale di quella fosse stata seguita, l'opera della riforma sarebbe stata condotta innanzi senza riguardi in Inghilterra, come essa fu in Iscozia.
      XXV. Ma, come al governo era mestieri il sostegno de' protestanti, così ai protestanti faceva d'uopo la protezione del governo. E però entrambi rinunziarono a molte delle loro pretese; si accordarono; e da tale concordia nacque la Chiesa d'Inghilterra.
      Alle peculiarità di questa grande istituzione, ed alle forti passioni che ha suscitate negli animi degli amici e de' nemici suoi, debbono attribuirsi molti de' più solenni eventi che dopo la riforma seguirono nel nostro paese; né la storia civile dell'Inghilterra potrebbe oggimai intendersi senza studiarla congiuntamente con la storia della sua politica ecclesiastica.
      L'uomo che si pose a capo onde stabilire i patti dell'alleanza che produsse la Chiesa Anglicana, fu Tommaso Cranmer.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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