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      Ritenne la confermazione e la ordinazione quali riti edificanti, ma li cancellò dal numero de' sacramenti. La confessione non fu parte del suo sistema. Non ostante, invitò con gentilezza il moribondo penitente a confessare le proprie colpe ad un teologo, e dette facoltà al ministro di confortare l'anima al gran viaggio, per mezzo d'un'assoluzione, che sembra dettata dallo spirito della vecchia religione. In generale, potrebbe dirsi ch'essa si dirige più all'intelletto, e meno ai sensi ed alla immaginazione, di quello che faccia la Chiesa di Roma; e meno allo intelletto, e più ai sensi ed alla immaginazione, di quello che facciano le Chiese protestanti di Scozia, di Francia e di Svizzera.
      XXVII. Nessuna cosa, ad ogni modo, distingueva così manifestamente la Chiesa d'Inghilterra dalle altre chiese, come la relazione che passava fra essa e la monarchia. Il re ne era capo. I confini della autorità di lui, come tale, non erano stabiliti, e veramente non sono stati finora segnati con precisione. Le leggi che dichiaravano la sua supremazia nelle cose ecclesiastiche, erano state dettate rozzamente ed in termini generali. Se, con lo scopo di indagare il vero intendimento di siffatte leggi, ci facciamo ad esaminare gli scritti e le vite di coloro che fondarono la Chiesa inglese, si accresce la nostra perplessità. Imperocchè i fondatori della Chiesa anglicana scrissero ed operarono in tempi d'impetuoso fermento intellettuale, e di azione e reazione perenne. Quindi spesso contradicevansi vicendevolmente, e talvolta contradicevano sè stessi.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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