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      Fu questo il momento in cui le libertā della patria nostra corsero il pių grande pericolo. Gli oppositori del Governo cominciarono a disperare delle sorti della patria; e molti volgevano gli sguardi ai deserti americani, come al solo asilo in cui potessero fruire de' beni della libertā civile e religiosa. Ivi pochi fermi puritani, i quali per la loro religione non ebbero timore nč dei furori dell'oceano, nč delle durezze della vita rozza, nč delle zanne delle bestie feroci, nč delle scuri d'uomini pių feroci, edificarono fra mezzo ad annose foreste quei villaggi, che oggimai sono diventati cittā grandi ed opulente, ma che, a traverso tutte le variazioni subite, serbano i segni dell'indole de' loro fondatori. Il governo considerava con avversione queste nascenti colonie, e si provō di fermare violentemente l'onda della emigrazione; ma non potč fare che la popolazione della nuova Inghilterra non venisse da uomini forti di cuore e timorosi di Dio reclutata in ogni angolo della vecchia Inghilterra. Wentworth esultava vedendosi presso a compiere il proprio disegno, per la piena esecuzione del quale sarebbero forse bastati pochi anni. Se il governo avesse serbata stretta economia, se avesse con ogni studio schivata ogni collisione coi potentati stranieri, avrebbe estinti i debiti della Corona, avrebbe ragunata la pecunia bisognevole a mantenere un poderoso esercito, ed avrebbe con esso potuto infrenare il recalcitrante spirito della nazione.
      XLIV. Frattanto, un atto d'insana bacchettoneria cangiō improvvisamente lo aspetto delle pubbliche faccende.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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