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      Anche agli Ebrei, ai quali il pubblico culto fino dal secolo decimoterzo era stato inibito, fu permesso, a dispetto della forte opposizione de' mercanti gelosi e de' teologi fanatici, di edificare una sinagoga in Londra.
      La politica estera del Protettore, nel tempo stesso, otteneva l'approvazione di coloro che più lo detestavano. I Cavalieri potevano appena frenarsi dal desiderare che colui che aveva fatto tanto per innalzare la fama del paese, fosse un Re legittimo; e i repubblicani erano costretti a confessare che il tiranno non perdonava ad altri, fuori che a sè stesso di far torto al paese, e che se egli l'aveva spogliato della libertà, lo aveva in ricambio coperto di gloria. Dopo mezzo secolo in cui l'Inghilterra nella politica d'Europa pesava poco più di Venezia o della Sassonia, essa divenne subitamente la Potenza più formidabile del mondo; dettava condizioni di pace alle Provincie Unite, vendicava gl'insulti comuni fatti alla Cristianità da' pirati di Barberìa, vinceva gli Spagnuoli per terra e per mare, s'impossessava d'una delle più considerevoli isole d'America, e conquistava sul littorale fiammingo una fortezza, che consolò l'orgoglio nazionale della perdita di Calais. Ella aveva la supremazia dell'Oceano. Era a capo degl'interessi protestanti. Tutte le Chiese riformate sparse nei Regni cattolici riconoscevano Cromwell come loro tutore. Gli Ugonotti della Linguadoca, i pastori che nelle capanne delle Alpi professavano un protestantismo più antico di quello di Augusta, vivevano sicuri dall'oppressione per il solo terrore di quel gran nome.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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