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      Ma tale stato di cose non poteva durare. Il giorno in cui risorse il Lungo Parlamento, rivisse del pari il suo vecchio conflitto con lo esercito. Nuovamente dimenticò che esso esisteva a beneplacito dei soldati, e cominciò a trattarli come sudditi. Di nuovo le porte della Camera de' Comuni furono chiuse dalla violenza militare; ed un Governo Provvisorio, creato dagli ufficiali, assunse il reggimento della cosa pubblica.
      Frattanto, il senso dei grandi mali presenti, e la forte paura dei mali maggiori che soprastavano, aveva infine fatta nascere un'alleanza tra i Cavalieri e i Presbiteriani. Parecchi presbiteriani, a dir vero, erano disposti a cotale alleanza anche innanzi la morte di Carlo I; ma soltanto dopo la caduta di Riccardo Cromwell, l'intero partito cominciò ad affaccendarsi per ristaurare la Casa Reale. Non poteva più oltre ragionevolmente sperarsi che l'antica Costituzione venisse ristabilita sotto una nuova dinastia. Bisognava, dunque, scegliere o gli Stuardi o l'esercito. La famiglia bandita aveva commessi gravissimi falli; ma gli aveva espiati a caro prezzo, ed aveva fatto un lungo, e - era da sperarsi - salutare tirocinio nella scuola dell'avversità. Era, dunque, probabile che Carlo II facesse senno rivolgendo lo sguardo al fato di Carlo I. Ma, sia che può, i pericoli che minacciavano la patria erano tali, che per evitarli i cittadini potevano ben fare il sacrificio di qualche opinione ed affrontare qualche rischio. Sembrava quasi certo che l'Inghilterra cadrebbe sotto il peso della più odiosa e degradante di tutte le specie di Governo, - sotto un Governo che congiungeva tutti i mali del dispotismo con quelli dell'anarchia.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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