II. Per la qual cosa, l'antico ordinamento civile, per unanime consenso di ambedue i grandi partiti, venne ristabilito esattamente tale qual era allorchè, diciotto anni avanti, Carlo I fuggì dalla metropoli. Tutti quegli atti del Lungo Parlamento che avevano ricevuto lo assenso regio, furono considerati come validi. Ottennesi dal Re una nuova concessione assai più proficua ai Cavalieri che alle Teste-Rotonde. Il possesso delle terre a titolo di servigio militare, era stato in origine istituito come mezzo di difesa nazionale. Ma con l'andare degli anni, la parte utile di quella istituzione era scomparsa, senza altro lasciare che cerimonie ed aggravi. Un possessore di terre a titolo di servigio militare, dipendente dalla Corona - e a tal titolo il suolo dell'Inghilterra quasi tutto era posseduto, - doveva pagare una gravosa ammenda nell'atto di torre possesso della sua proprietà. Non ne poteva alienare la più piccola parte senza comperarne la licenza. Quando egli moriva, lasciando un erede infante, il sovrano diventava tutore, ed aveva diritto non solo a gran parte delle entrate per tutto il tempo della minorità, ma poteva imporre al pupillo, sotto gravi pene, di unirsi in matrimonio a qualunque persona di convenevole grado. Il principale movente che attirava alla corte un adulatore bisognoso, era la speranza di ottenere, come premio di servilità e d'adulazione, una lettera del Re per una ricca erede. Tali abusi erano caduti con la monarchia; ed ogni gentiluomo possidente di terre nel Regno desiderava che non fossero richiamati a vita.
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