Cromwell non era pił; e coloro che erano fuggiti dinanzi a lui, furono paghi del vigliacco diletto di disseppellire, impiccare, squartare e bruciare la spoglia mortale del pił gran principe che governasse mai l'Inghilterra. Dettero sfogo alla loro vendetta anche sopra taluni capi di parte repubblicana. Ma come furono sazi del sangue de' regicidi, presero a dilacerarsi scambievolmente. Le Teste-Rotonde, mentre ammettevano le virtł del Re morto, e dannavano la sentenza profferitagli contro da un tribunale illegittimo, sostenevano che la sua amministrazione era stata, in molte cose, incostituzionale, e che le Camere avevano prese le armi contro lui per cagioni solidamente fondate. Pensavano, la Monarchia non avere nemico peggiore di colui che, adulando, esaltava la regia prerogativa sopra la legge, dannava ogni opposizione fatta alle regie usurpazioni, ed oltraggiava non solo Cromwell e Harrison, ma Pym e Hampdem, col nome di traditori. Se il Re bramava di regnare con prosperitą e quiete, gli era necessario affidarsi a coloro i quali, benchč avessero snudata la spada a tutelare i conculcati privilegi del Parlamento, eransi esposti alla rabbia dei soldati onde salvargli il padre, ed erano stati parte principale nel provvedimento di richiamare l'esule famiglia reale.
I sentimenti de' Cavalieri erano assai differenti. Nel corso dei diciotto anni, essi, fra tutte le vicissitudini seguite, erano rimasti fedeli alla Corona. Partecipi delle calamitą del loro principe, non dovevano forse partecipare del suo trionfo?
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