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      Avevano ricusato dichiarare che alcuna forma di politica ecclesiastica fosse d'origine divina; ed avevano provveduto che si potesse fare appello in ultima istanza da' tribunali ecclesiastici al Parlamento. Con tale importante riserva, avevano deciso di istituire in Inghilterra una gerarchia affatto simile a quella che ora esiste in Iscozia. L'autorità de' concilii, con relazione graduale da minore a maggiore, venne sostituita alla autorità de' vescovi e degli arcivescovi. La liturgia dette luogo al direttorio presbiteriano. Ma erano appena stati fatti i nuovi regolamenti, allorquando gl'Indipendenti conseguirono la preponderanza nello Stato. Non erano disposti a mandare ad esecuzione le ordinanze concernenti i sinodi parrocchiali, provinciali e nazionali; e però tali ordinanze non furono mai pienamente osservate. Il sistema presbiteriano non fu in nessun luogo, fuorchè in Middlesex e nella Contea di Lancaster, solidamente stabilito. Nelle altre cinquanta Contee, quasi ogni parrocchia non ebbe connessione alcuna con le parrocchie vicine. In alcuni distretti i ministri ordinaronsi ad associazioni volontarie, a fine di prestarsi vicendevole soccorso e consiglio; ma non avevano il potere coercitivo. I patroni dei beneficii, non tenuti in freno nè dal vescovo nè dal presbiterio, avrebbero potuto affidare la cura delle anime al prete più scandaloso del mondo, se non avesse loro impedito di così fare lo intervento arbitrario d'Oliviero. Egli stabilì, di propria autorità, un ufficio di commissari, detti saggiatori; la più parte de' quali erano teologi indipendenti, ma sedevano fra loro pochi ministri presbiteriani e pochi laici.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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