Secondo lui, ogni uomo era da comprarsi. Ma taluni mercanteggiavano, più che altri, intorno al prezzo; e quando questo mercanteggiare era condotto con ostinazione e destrezza, diventava degno di lode. Gl'inganni onde alcuni uomini astuti mantenevano alto il prezzo della loro valentia, chiamavansi integrità. Gl'inganni onde le donne leggiadre tenevano alto il prezzo della loro beltà, dicevansi modestia. Lo amore di Dio, lo amore della patria, lo amore della famiglia, lo amore degli amici, erano semplici frasi, sinonimi delicati e convenevoli dello amore di sè. Pensando in tal guisa della specie umana, Carlo naturalmente davasi pochissimo pensiero di ciò che altri pensasse di lui. Onore e vergogna a lui erano quasi ciò che luce e tenebre sono al cieco. Lo hanno molto commendato come sprezzatore dell'adulazione; ma tal pregio, guardato fra le altre qualità dell'indole di lui, non sembra degno di lode. È cosa possibile all'uomo essere al di sotto come al di sopra dell'adulazione. Chi non si fida di nessuno, non ha nè anche fiducia ne' lusinghieri. Chi non estima la gloria vera, fa poco conto della falsa.
Laudasi l'indole di Carlo in ciò che egli, non ostante la pessima opinione che aveva della specie umana, non diventasse misantropo. Poc'altro vedeva negli uomini, tranne la parte odiosa, e nondimeno non gli odiava. Anzi era talmente umano, che spiacevagli(36) vedere le sofferenze o udire le querimonie loro. Se non che, questa è una specie d'umanità che, comunque amabile e commendevole in un individuo privato, il cui potere a giovare o a nuocere è rinchiuso in uno stretto cerchio, è stata soventi volte ne' principi vizio, più presto che virtù. Non pochi fra loro, intesi al bene, hanno abbandonate intere provincie alla rapina ed all'oppressione, mossi solo dal desiderio di vedere, in casa e ai passeggi, visi allegri.
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Dio Carlo Carlo
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