Nel tempo stesso, le rendite improvvisamente ribassarono. La entrata d'ogni possidente di terre scemò di cinque scellini per ogni lira sterlina. In ogni Contea del Regno levossi il grido della miseria agricola; di che, secondo il costume, fu chiamato in colpa il Governo. I gentiluomini, costretti a diminuire le loro spese, vedevano con isdegno il crescente splendore e la profusione di Whitehall, e fermamente credevano che la pecunia la quale doveva servire al sostegno delle loro famiglie, era passata, in modo inesplicabile, ai favoriti del Re.
Tutti gli animi, quindi, divennero esacerbati in guisa, che ogni atto pubblico eccitava il malcontento. Carlo aveva sposata Caterina principessa di Portogallo. Tale matrimonio generalmente dispiacque; e le mormorazioni divennero più forti allorchè si conobbe che il Re non aveva speranza di discendenti legittimi. Dunkerque, tolta alla Spagna da Oliviero, fu venduta a Luigi XIV Re di Francia. Ciò riaccese lo sdegno in cuore di tutti gl'Inglesi, i quali cominciavano ad osservare con inquietudine il progresso della potenza francese, e a sentire per la Casa de' Borboni ciò che gli avi loro avevano sentito per la Casa d'Austria. Domandavano se fosse cosa savia in tempo siffatto aggiungere forza ad una Monarchia troppo formidabile. Dunkerque, inoltre, veniva considerata dal popolo, non solamente come piazza d'armi e chiave de' Paesi Bassi, ma anche come trofeo del valore inglese. Essa era per i sudditi di Carlo ciò che Calais era stata pei loro antenati, e ciò che la rocca di Gibilterra, difesa con tanto valore, in tempi pieni di disastri e pericoli, contro le flotte e le armate di una potente coalizione, è per noi stessi.
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