La perdita della Francia era stata lungo tempo rammentata come un grande disastro nazionale. Del titolo di Re di Francia seguitavano ad insignirsi i nostri Sovrani. I gigli di Francia apparivano commisti coi nostri Leoni sull'arme della Casa degli Stuardi. Nel secolo sedicesimo il timore ispirato dalla Spagna aveva sospesa l'animosità alla quale dapprima era stato obietto la Francia. Ma la paura fattaci dalla Spagna era terminata in una sprezzante commiserazione; e la Francia venne nuovamente considerata come nostra nemica nazionale. La vendita di Dunkerque fatta alla Francia, era stata l'atto più impopolare della Monarchia restaurata. L'affetto verso la Francia era uno de' principali delitti di che la Camera de' Comuni accusava Clarendon. Perfino nelle inezie mostravasi il pubblico sentire. Quando nelle strade di Westminster seguì un tafferuglio tra i familiari della Legazione Francese e quei della Spagnuola, la plebaglia, comecchè dalla forza fosse impedita d'immischiarvisi, aveva dati manifestissimi segni che provavano come il vecchio abborrimento vivesse tuttavia.
La Francia e la Spagna erano allora ravvolte in una gravissima contesa. Uno de' fini precipui della politica di Luigi, fine al quale egli tenne dietro per tutta la sua vita, era quello di estendere i suoi dominii sino al Reno. A tale scopo aveva mossa guerra alla Spagna, e già proseguiva prosperamente le proprie conquiste. Le Provincia Unite vedevano con timore il progresso delle armi francesi. Quella rinomata Confederazione era pervenuta ad altezza di possanza, prosperità e gloria.
| |
Francia Francia Sovrani Francia Leoni Casa Stuardi Spagna Francia Spagna Francia Dunkerque Francia Monarchia Francia Camera Comuni Clarendon Westminster Legazione Francese Spagnuola Francia Spagna Luigi Reno Spagna Provincia Unite Confederazione
|